Odio tutti: Discussione VS Disputa

Odio tutti: Discussione VS Disputa





Tratto da un post di Facebook de "Il Fiore di Carta",  https://www.facebook.com/Ilfioredicartaeditoriale/?hc_ref=ARSyZNoEGuTqzf8M_bDhofRBzUXcgfKEs9UhHagNqDQV7n-CmWi5qf08_ljWaOXiO-M&fref=nf, 26/07/2017





Sono giunto alla conclusione che mi stanno sul c**o tutti: sia gli opinionisti "informatisi sul web" che sostengono tesi accampate su "studi accertati" che hanno come campione 5 bambini d'un paese sperduto (e che dunque ignorano quali siano le basi statistico-matematiche di un iter sperimentale) e che per questo insultano chiunque gli vada contro; sia gli intellettuali magari anche specifici del determinato settore (o semplicemente acculturati o dotati di mente elastica) che avendo dalla propria parte la ragione si sentono in dovere di insultare chiunque gli vada contro.
Odio queste due categorie.
Ovvero, odio chiunque esprima la propria opinione.
...
Volete sapere perché?
Perché ormai, avere un'opinione e volerla CONDIVIDERE non significa più DIALOGARE e CONFRONTARSI. Ormai, avere un'opinione significa "dover lottare per dimostrare che gli altri hanno torto". E tutto questo mi fa profondamente schifo.

Odio quelli che hanno palesemente torto, perché è giusto avere dei dubbi su quel che ti propinano (è naturale e corretto per il progresso), ma non si può metter bocca con arroganza in faccende che son ben oltre le proprie conoscenze tecniche (motivo per cui io, da studente di medicina, non mi metto a criticare un Decreto Legislativo: per quanto io abbia un cervello e dunque sia in grado di esprimere un giudizio su di esso, non sono uno specialista del settore e quindi sono conscio che esiste una pletora di implicazioni di cui io ignoro l'esistenza, od obblighi o forme che mi sono sconosciute).

Odio quelli che hanno ragione perché, forse stanchi di dover sempre ribattere l'ovvio contro una fiera ignoranza o perché si sentono incredibilmente superiori alla plebaglia comune, invece che mantenere la pazienza e PROVARE a spiegare con semplicità e comprensione le proprie ragioni, le valenze, le prove, i meccanismi, si limitano ad insultare (anche pesantemente a volte, scendendo a livelli ignobili) chi ha torto e denigrarlo sui social, al bar coi colleghi, nei propri pensieri.

L'ignoranza è madre della paura, la paura della diffidenza, la diffidenza dell'errore. Senza scendere nei dettagli, è ovvio che mi riferisco alla disputa sui vaccini.
La quale, ovviamente, mi sta incredibilmente sul c***o.
Mi sta sul glande perché NON DOVREBBE ESSERE UNA DISPUTA. Dannazione.
Dovrebbe essere CONSENSO INFORMATO.
Ma gli anti-vax non si fidano degli studi, dei medici, delle multinazionali, perché la malasanità e il sistema economico che ha generato le super case farmaceutiche hanno messo loro grande paura e perciò diffidano di chi li ha traditi.
E i medici, o i logici che comprendono il significato degli studi e delle baggianate trovate in giro, sono ormai esausti e irritati da cotanta ignoranza e perciò non riescono più a spiegarsi. E insultano; solo questo.

Senza nessuno che spieghi e nessuno che ascolti, non si andrà da nessuna parte. E si continuerà a disc... Anzi, nemmeno a discutere: quella sui vaccini è una RISSA DA BAR. Indecorosa per entrambe le parti.
E non solo sui vaccini: Disposizioni di fine vita, immigrati, moneta unica, riforma costituzionale. Se mi mettessi ad elencare tutti gli argomenti spiccatamente tecnici su cui ci lasciano scannare a vicenda, probabilmente non basterebbe un post, e vi annoierei oltremisura.

Rimane la deprimente attualità, l'unica certezza.
L'odio. Verso tutti.


Giacomo Soraperra

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